Lo scorso 24 settembre ho avuto l’onore di poter partecipare alla prima Festa dei Guariti svoltasi a Carpi di Modena nella bellissima sede del Centro Culturale L’Albero.
La giornata è stata ideata e fortemente voluta dal dottor Sergio Signori, un esempio di medico dalla mente aperta, innamorato della vita e curioso di scavare in tutti i suoi misteri, autore del libro “Siamo Guariti dal Cancro, testimonianze di libera guarigione.”, Nuova Ipsa Editore. Al suo fianco, come spesso accade, la giornalista ed angelologa Giulietta Bandiera, autrice di moltissimi libri, l’ultima sua creazione si intitola “Oltre il Cancro”, Sperling & Kupfer.
Per la prima volta in assoluto i protagonisti di questa giornata sono stati i guariti che hanno potuto raccontare la propria storia ed il proprio percorso.
Ho ascoltato storie incredibili che mi hanno commossa e mi hanno convinta sempre di più a credere che la libertà di scelta del singolo individuo sia un diritto inviolabile da chiunque e da qualunque disciplina.
Di seguito vi riporto un estratto del mio intervento.
Buona lettura.
Sono orgogliosa di poter prendere parte alla prima festa dei guariti.
Il 23 ottobre festeggerò il mio settimo compleanno da guarita, ma se mi fermo a pensare mi accorgo che una vera e propria festa non l’ho mai fatta.
Quasi nessuno festeggia la guarigione.
Sarà per scaramanzia, perché si pensa che non stia bene festeggiare quando qualcuno ancora sta male o per altri mille motivi, ma di solito si parla di malattia e mai di guarigione.
A tal proposito esistono anche pareri discordanti su quando una persona si possa definire guarita.
Quando nel 2009 mi diagnosticarono il cancro mi dissero che la guarigione effettiva si sarebbe potuta proclamare dopo cinque anni di assenza di malattia, oggi so che gli anni sono diventati dieci.
È possibile quindi, secondo questi dati, che io sia malata senza saperlo.
O guarita senza saperlo.
Di certo, se mi fermo solo ai dati, mi sento confusa!
In realtà, in barba ai protocolli, io, dal 2012, racconto la mia esperienza di guarigione.
L’ho fatto in maniera eclatante pubblicando il mio primo libro “Ho Scelto di Guarire”, Anima Edizioni e da allora partecipo a convegni ed organizzo conferenze per parlare della mia esperienza.
La mia storia è piuttosto semplice, nel 2009 mi hanno diagnosticato un carcinoma papillare della tiroide che è stato eliminato dal mio corpo con un’operazione chirurgica ed un trattamento di radioiodio terapia.
A tre mesi esatti dalla diagnosi mi hanno detto che, in quel momento, non c’era presenza di cellule tumorali all’interno del mio corpo e che avrei potuto riprendere la mia vita normale.
Ma basta un foglio, una diagnosi per far sentire una persona guarita?
No.
La Vera Guarigione si ottiene nel tempo e non esiste nessuno al mondo che possa decretarla.
La mia Vera guarigione è avvenuta quando ho capito che il cancro è stato un mezzo utilizzato dalla mia Anima per risvegliarmi perché la vita che stavo vivendo non era la mia e c’era un disperato bisogno che io prendessi in mano le redini della mia esistenza.
È stato un processo lento e doloroso che ha richiesto un impiego sostanzioso di energie ed un’acquisizione della capacità di amare.
Ho dovuto imparare ad amare un corpo che a 23 anni mi ha fatto uno scherzo del genere, ho dovuto imparare ad amare le mie paure che mi stavano rinchiudendo in una spirale di dolore culminata con un cancro e ho dovuto imparare ad amare me stessa per questa caduta.
Ho imparato il perdono, in primis verso la mia persona e verso la vita che, a lungo, ho percepito come cattiva, crudele ed ingiusta.
Mi sono dovuta comprendere nelle paure abbandonando ogni forma di giudizio e capendo di essere un’anima unica che si trova su questo pianeta per dare il meglio di se stessa.
Certo posso affermare di aver avuto al mio fianco tanto sostegno e tanto amore, ma la forza di muovere ogni singolo passo era responsabilità mia.
Solo io potevo scegliere di proseguire guardando i miei mostri in faccia.
Ed è stato allora che il miracolo è avvenuto.
È stato quando l’amore per questo mio corpo è trionfato che io sono guarita.
Sento spesso discorsi folli di persone che paragonano la difficoltà di guarigione da un cancro rispetto ad un altro.
Statistiche su dove è meglio che il cancro appaia.
Mi sembra di sentir parlare di macchine a cui si rompono dei pezzi.
“È meglio sostituire il radiatore o la frizione?
Un polmone o un fegato?
Facciamo un seno che tanto ce ne sono due!”.
Non siamo pezzi, non siamo macchine, siamo anime che sperimentano una situazione che ci appare molto impegnativa.
Oggi ascolterete tante storie, ma soprattutto vedrete persone che hanno attraversato il proprio personale inferno per rinascere come fenici.
Ognuno a proprio modo, ognuno secondo il proprio sentire, ognuno impegnando tutta la forza e la determinazione di cui è capace.
Ogni loro passo è insindacabile e non esiste nessuno in grado di dire “Sarebbe stato meglio se…”. Ognuno di loro, di noi, di voi cammina sul proprio sentiero guidato dal proprio cuore in un profondo lavoro su se stesso.
Se oggi siamo qui ad esporci e a raccontarci è perché in ognuno si è insediata la profonda convinzione che chiunque sia così speciale da poter imparare ad amare la meravigliosa persona che è.
Di seguito le pubblicazioni editoriali dell’autrice di questo articolo, Serena Milano:
![]() | Ho Scelto di Guarire Un viaggio dal Cancro alla Rinascita attraverso le chiavi della Metamedicina, della Psicologia, della Consapevolezza e dell’Amore Serena Milano Compralo su il Giardino dei Libri |
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