Come la Presenza sia il Segreto per Risolvere i Problemi (Con Esercizio)

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Nessuno di noi potrà mai essere presente perché siamo Presenza.
Nessuno di noi potrà mai essere libero perché siamo Libertà.
Nessuno di noi potrà mai essere felice perché siamo Felicità
Nessuno di noi potrà mai amare perché siamo Amore.

shutterstock_52708852La causa di ogni sofferenza é la nostra identificazione con quel senso di io/me che definisce ciò che pensiamo di essere.
Cosa accadrebbe se non avessimo più pensieri di io/me? Come sarebbe la nostra vita senza più pensieri in relazione alla nostra storia?
Quel profondo bisogno di pensarsi é l’origine di tutto il nostro dolore poiché ci allontana dall’adesso e l’adesso é la dimensione dove accade l’amore, la libertà e tutto ciò che abbiamo sempre cercato.
L’errore concettuale più grande é credere di risolvere i nostri problemi pensando quando invece questo può accadere proprio al di fuori del pensiero e cioè nella Presenza.
Essere presenti però non vuol dire far diventare l’io presente; quel senso di io/me non potrà mai essere presente. Il risveglio è un risveglio della Presenza, non di un io che si illumina.

Ma come si fa a risvegliare questa Presenza?

Intanto ricordiamoci che è un viaggio verso casa, verso la nostra vera natura e l’esistenza stessa ci sta spingendo in quella direzione nello stesso modo in cui spinge un fiore a fiorire. Non accade così facilmente all’essere umano perché interviene, reagisce, ostacola continuamente questa fioritura proprio attraverso il suo pensarsi e il suo identificarsi con le immagini interiori che crea incessantemente. Sì perché dietro ad ogni pensiero c’é un’immagine che racconta una storia.

E noi ci raccontiamo continuamente storie che ci portano distanti dall’adesso.

Quali sono le storie che ci raccontiamo?

“Io non vado bene perché quello/a non mi ama”, “tra qualche tempo avrò ciò che desidero”, “quel progetto non accadrà a breve”, “il mio passato é stato troppo difficile per poter essere felice”, “ho troppi problemi per poter vivere in pace”, “non vado bene così come sono”, “la mia vita non va bene così com’é’”.

Potremmo fare tanti film diversi basati su ognuna di queste frasi perché sono storie che ci raccontiamo ricche di immagini con le quali ci identifichiamo.

Queste storie ci ostacolano perché ci allontanano dall’adesso, dalla dimensione della Presenza.

Ci spingono continuamente nel tempo, nel passato e nel futuro dove la vita non c’é. Già lo sapete immagino: la vita é solo qui e ora, il resto è un’immagine dentro di noi, una storia appunto.

Cos’é la Presenza?

Qualcuno la chiama Dio, o vera natura della mente, o Sè o campo unificato, non importa come la si chiama, È e basta. E noi siamo quello.
A me piace chiamarla tenera Presenza perché il suo sapore é amore ed é proprio attraverso la tenerezza del nostro sguardo che possiamo imparare ad ascoltare, ad osservare veramente.

Senza il saper osservare teneramente e silenziosamente non é possibile prendere consapevolezza della Presenza. Quindi il risveglio inizia da un tenero ascolto di tutto ciò che c’é in questo momento, un ascolto attento ma morbido che é più un abbraccio privo di ogni sorta di giudizio, opinione, proiezione.

Il momento presente non interessa veramente quasi a nessuno perché ognuno é preso dal rincorrere la propria storia, è lì dentro e non ha nessuna intenzione di uscirne.
Vuole la felicità dentro la sua storia…ma questo non accadrà perché quella storia non é reale, é solo un pensiero, un’immagine condizionata. Pochi hanno consapevolezza di questo per cui la maggior parte di noi cerca di creare una bella storia senza accorgersi che ciò che cerca non é nella storia ma qui, ora proprio in questo momento.

Non c’é nulla da raggiungere, nulla da ottenere, nulla da realizzare poiché la libertà, la felicità accade già ora solo che finché staremo dentro la nostra storia non ce ne accorgeremo.

shutterstock_138394082Capite…é un viaggio, ma non un viaggio perché c’é da raggiungere una meta, ma un viaggio perché non crediamo che tutto ciò che abbiamo sempre cercato possa accadere ora e quindi abbiamo bisogno di prendere coscienza di questo a piccoli passi. Il viaggio é il risveglio graduale della consapevolezza. Lo chiamiamo viaggio perché ancora c’è una storia alla quale crediamo.

Buona cosa quindi è anche imparare a raccontarci storie migliori nel senso più utili al risveglio della coscienza di sé.

Quali sono le storie più utili al viaggio?

Invece di creare un’immagine di noi triste e sempre scontenta iniziamo a sceglierne una nella quale siamo radianti e sorridenti. Invece di vederci nella nostra storia abbattuti per un lavoro scelto solo per convenienza iniziamo a creare una storia dove riusciamo rendere le nostre passioni un mestiere che ci permette di vivere in pienezza.

Vi ho chiesto di cambiare la vostra storia rendendola più consona ad un viaggio verso la Presenza.

Questo é molto facile perché quello che chiamiamo realtà non é altro che le immagini dentro di noi alle quali crediamo. Sembra fuori di noi la realtà ma non lo é. Non c’é un fuori e un dentro, anche questo é illusione. Per dirla in altri termini, noi là fuori vediamo le immagini che abbiamo creato, le storie che ci siamo raccontati. È sufficiente cambiare le nostre immagini interiori e vedremo che appariranno in ciò che chiamiamo fuori di noi. É proprio strano che ci hanno abituati a chiamar realtà ciò che invece é illusione. Per forza questo viaggio ci risulta difficile!

Provate, raccontatevi per 21 giorni una storia diversa nella quale voi create voi stessi e ogni ambito della vostra vita in accordo alla pienezza, alla saggezza e all’amore. Certo non bastano 21 giorni per cambiare tutte le immagini interiori ereditate e condizionate, ma è sufficiente per capire come funziona il meccanismo.

Se per 21 giorni vi raccontate, ogni volta che pensate a voi, una storia diversa…qualcosa accadrà e potrete essere testimoni di ciò che sto dicendo.

Chiaro non basterà che la vostra sia una storia più bella per essere liberi e felici, non ingannatevi da soli! Tutto ciò che cerchiamo da sempre è la Tenera Presenza poiché solo in quella finalmente ci libereremo da tutte le storie illusorie che non ci permettono di vedere la nostra vera natura di luce e amore, una con tutto e tutti.

Quindi…divertitevi a creare storie più felici ma con la consapevolezza che sono solo storie…la realtà é la Tenera Presenza e la porta per accedervi é l’adesso.

Di seguito le pubblicazioni editoriali dell’autrice di questo articolo, Carlotta Brucco:

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