Esiste un mistero primordiale alla base dell’esperienza umana che ci apre al talento e al fascino della magnificenza, regolato da una legge indipendente da spazio e tempo che ci radica alla vita: il nostro concepimento.
Ognuno di noi racchiude in sé questa scintilla di coscienza e di energia d’amore che ci ha spinto ad entrare in uno sconfinato campo da gioco, la Vita.
E in questa “partita” si cela la grande opportunità di rivelare i nostri tratti eccezionali, la nostra unicità, le nostre esclusive caratteristiche per dare forma a quello scopo nobile che, se nutrito e lasciato libero, conduce alla spontanea realizzazione, alla via che schiude i sigilli della salute, del benessere, della felicità.
Il talento connota la singolarità di ogni essere umano, è il nostro fulcro esistenziale naturale e invisibile attorno al quale ruotiamo più o meno consapevolmente
Si esprime tramite la nostra capacità innata, e ci guida attraverso scelte coerenti più o meno consapevoli che fanno affiorare quella verità che il tempo non scalfisce: la nostra impronta irripetibile, la nostra vocazione.
Alberga lontano dalle logiche, dagli schemi di comportamento, dai modelli collettivi perchè celebra sè stesso oltre il visibile, nella saggezza dell’anima che mai smette di fiorire, nell’eternità della nostra spinta creativa e libera, nella potenzialità evolutiva dell’uomo
Ognuno di noi possiede un preciso talento, le cui connotazioni da un punto di vista biologico sono ricercabili proprio nel momento nostro concepimento, nella nostra matrice genealogica e nelle informazioni emozionali di un programma inconscio preciso volto all’evoluzione naturale della specie.
Una risorsa di tutti, ma che non tutti sanno di avere!
Attraverso la mia esperienza sono venuta a conoscere direttamente la natura meravigliosa di questo “genio ispiratore” ma altresì anche gli effetti collaterali di quando non viene assecondato, legittimato, ascoltato. Mi trovo spesso ad accompagnare le persone a riconoscere, sviluppare e valorizzare le loro innate capacità disinnescando i condizionamenti educativi, famigliari e sociali, e ne osservo le trasformazioni con enigmatico e affascinato stupore.
La civiltà odierna ci vede immersi nella frenesia, nel flusso ininterrotto di notizie e di tecnologia, nei modelli dominanti che spingono all’uniformità e all’indistinzione, portando come risultato il disorientamento espresso con tanto dolore e innumerevoli segni di disagio.
Illusori e vani sono i tentativi di “consolazione” e di immunità, semplici vie di fuga e compensazione che ci riportano al punto di partenza.
L’anima non ci chiede di consolarci ma ci spinge ad essere saggi, ad osare secondo il principio di onestà personale.
Per quanto sia vittoriosa la tua fede quando vai contro la tua natura e accetti di svolgere quotidianamente un lavoro per il quale non provi alcuna passione, ti pesa e contrasta con i tuoi valori non fai che accumulare angoscia e risentimenti privandoti della possibilità di produrre nuova felicità e rinunciando così all’Amore per la persona più importante della tua vita: Te stesso.
E’ nostro dovere riprenderci il diritto di curare il nostro diamante creativo, sciogliere ogni resistenza e abbracciare la nostra infinita saggezza
Espandere la nostra coscienza secondo le logiche profetiche della Vita (visione, sentimento, immaginazione, intuizione, emozione) significa produrre grandi cambiamenti nella nostra esistenza e realizzare lo scopo primario, l’unico che conduca a profonda felicità.
La coscienza trasformativa però richiede altre forze in campo: eros, gioco, co-partecipazione affettiva, entusiasmo, mistero, contemplazione. Un sapere profondo non mediabile dalla ragione ci rende liberi e ci guida ad uno stato di flusso senza spazio e senza tempo.
Nel costante eterno divenire, accompagnando il pulsare dell’Universo, il mistero del concepimento prende forma.. aderendo alla trama profonda del nostro essere unico e irripetibile.
Orme indelebili di un’ antica verità, la Tua.
Michela Yara