Nel corso di questi anni in cui mi sono spostato in tutta Italia per condurre seminari di regressione alle vite precedenti mi sono state poste moltissime domande sul tema.

Ho quindi creato questo articolo in cui troverai le domande più frequenti con le relative risposte. Se qualcosa non ti fosse chiaro oppure hai altre domande da pormi, clicca semplicemente sul pulsante “chat” in basso alla pagina per scrivermi.


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Regressioni alle Vite Precedenti: Ecco le Domande Frequenti

D: Durante le varie esperienze mi addormento e/o perdo la coscienza?

R: No, diversamente dal sonno, c’é la consapevolezza di tutto.
La trance e il sonno sono stati di coscienza differenti, infatti l’ Elettro-Encefalo-Gramma di una persona in trance ipnotica corrisponde a quello di una persona sveglia in stato di rilassamento.

D: Bisogna raggiungere uno stato di trance molto profondo per avere risultati?

R: No, uno stato di trance molto profondo con perdita di coscienza, come dice Brian Weiss, non offre necessariamente una migliore qualità dell’esperienza; anzi un ‘io osservatore’ evita destrutturazioni: l’‘io osservatore’, che è consapevole di tutto ciò che accade, consente di reintegrare la persona in qualsiasi momento.

D: Posso fare cose strane in stato di trance?

R: No, le cose strane si vedono solo nell’ipnosi da palcoscenico che viene usata per dare spettacolo e divertire il pubblico.

D: Posso restare bloccato nella trance?

R: No, è impossibile. Dal momento che sei tu a gestire la trance, hai la facoltà di riaprire gli occhi quando lo desideri.
Se non lo fai è perché trovi piacevole e benefico restare in rilassamento e quindi non desideri uscirne, sarà allora l’ipnologo a favorirne il risveglio.

D: La trance funziona solo sui creduloni e sulle menti deboli?

R: No, il contrario, i migliori soggetti per questo tipo di esperienza sono le persone intelligenti perché hanno capacità di immaginazione e di concentrazione.

D: La trance funziona solo se ci credo?

R: No, anche chi é scettico può sperimentare l’ipnosi e in questo caso l’esperienza sarà ancora più sorprendente perché priva di aspettative.
Tuttavia chi non offre alcuna forma di collaborazione ha scarse probabilità di entrare in trance.

D: Tutti riescono ad avere le esperienze durante il seminario?

R: No, non sempre. Esiste un piccola percentuale di persone refrattarie all’esperienza. In questa percentuale ci sono due categorie di persone:

Quelle che sono refrattarie solo momentaneamente per motivi di tensione e di stress e quindi non riescono a rilassarsi adeguatamente.
Quelle che sono invece stabilmente refrattarie per ragioni caratteriali, perché hanno delle strutture psicologiche di grande controllo, oppure sono persone che vogliono dominare e sono un pò aggressive. E’ sempre consigliabile fare esperienza e se necessario, svolgere un lavoro parallelo per lasciare andare l’eventuale controllo, dannoso a prescindere e portatore di grandi difficoltà e limitazioni nella vita di tutti i giorni.

D: Esistono le vite precedenti?

R: Ognuno ha la sua realtà. Noi ti rispondiamo sì perché ne abbiamo fatto esperienza diretta ma siamo sempre in continua ricerca ed esplorazione e non ci soffermiamo mai nel considerare verità assoluta un qualcosa. Per noi l’atteggiamento migliore è sempre quello dello studio e della ricerche avviene tramite continua esperienza, senza alcun giudizio e pregiudizio.

Che le vie precedenti esistano o meno oppure che la tua esperienza sia reale o immaginaria poco importa ai fini dell’esperienza in sé che è conoscerti di più, migliorare, evolvere, accrescere la tua compassione e amore verso la vita. Qualunque cosa tu vedi, senti, percepisci, dato che viene sempre da te, è motivo di ricerca, considerazione e lavoro.

D: Vi sono fattori che possono suggerire se la mia esperienza è autentica o immaginazione?

R: Si, vi sono sostanzialmente tre fattori:

La Sequenza: nell’esperienza autentica la sequenza é chiara, definita, immutabile, non ci sono decisioni; nell’immaginazione la sequenza è sfocata, mutevole, ci sono decisioni
I 5 Sensi: nell’esperienza autentica la percezione sensoriale è chiara; nell’immaginazione la percezione sensoriale è quasi inerte
Le Emozioni: nell’esperienza autentica le emozioni sono chiaramente percepibili; nell’immaginazione sono deboli o nulle

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