Quando conduco i miei seminari di regressione alle vite passate in giro per l’Italia, sovente mi viene posta questa domanda dopo un’esperienza: “ma ciò che ho sperimentato è tutto vero o è solo immaginazione?
Premetto con il dirti questa cosa importantissima: nel momento in cui si sperimenta un’esperienza di questo tipo a fini di CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE poco importa se ciò che hai vissuto è realmente accaduto (vita passata) oppure no. Perché a prescindere ciò che sperimenti viene da te, dal tuo inconscio con il quale in quel particolare momento sei in comunicazione grazio allo stato di rilassamento indotto.
Durante quell’esperienza l’inconscio ti fornisce delle indicazioni, dei suggerimenti sotto forma di metafore che poi tu dovrai razionalizzare adottando (o no) un cambiamento nella tua vita. In questo modo vai ad utilizzare sia la parte più profonda di te ma anche la più “superficiale” ed entrambe INSIEME lavorano per te e per la tua evoluzione.
Premesso questo ci sono 3 fattori che ti possono indicare se la regressione alle vite passate che hai sperimentato è reale esperienza o solo immaginazione. Ecco quali sono
1. LA SEQUENZA
Nel ricordo la sequenza è chiara, è definita, immutabile e non ci sono decisioni da parte tua. Tutto ciò che vedi, senti, percepisci accadere semplicemente accade e tu non puoi fare nulla per cambiare questa scena. Puoi staccarti da essa volandoci sopra, puoi allontanarti ma non la puoi assolutamente modificare.
Nell’immaginazione la sequenza è offuscata, è mutevole e ci sono decisioni da parte tua. Puoi modificare la scena qualora qualcosa non ti piacesse. Quando si parla di offuscata si intende che non è chiara, da non confondere con il fatto di essere poco visivi.
Ci sono infatti persone (1/3) che non vedono nulla in regressione (come me) ma hanno una chiara sensazione e percezione della scena che stanno sperimentando.
2. I 5 SENSI
Nel ricordo la percezione sensoriale è assolutamente nitida, nel ricordo no. Nella reale regressione alle vite passate c’è un incredibile apporto di tutti e 5 i sensi.
Ci sono persone che al “risveglio” (non si dorme in regressione) hanno ancora sotto il naso gli odori sentiti durante l’esperienza (spesso odori mai sentiti in questa vita, quasi dimenticati), rimane il rumore di particolari attrezzi, la sensazione di avere quel particolare oggetto nelle mani.
In caso di ricordo tutte queste sensazioni sensoriali semplicemente non ci sono.
3. EMOZIONI
Nel ricordo le emozioni sono intense mentre nell’immaginazione sono quasi nulle. Purtroppo in vite passate non sempre abbiamo fatto buone azioni e non sempre c’è stato fatto del bene.
D’altronde come possiamo conoscere l’amore se prima non conosciamo la paura? Come possiamo conoscere l’allegria se prima non conosciamo la malinconia? Come potremmo conoscere il coraggio se prima non conosciamo la sofferenza?
Fortunatamente qualora in regressione ci fossero delle emozioni intense sei in grado tranquillamente di gestirle, nel caso non volessi sperimentarle ci sono diverse strategie:
- puoi volare sopra alla scena (basta averne l’intenzione)
- puoi ritornare in un luogo di pace, tappa del viaggio di regressione alle vite passate
- puoi riaprire gli occhi quando vuoi
Questi sono i 3 fattori che ti indicano se la tua esperienza è un reale ricordo oppure no. Tu hai già fatto questa esperienza? Ti piacerebbe poterla sperimentare?
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“Tu non sei il tuo corpo. Tu non sei il tuo cervello. Tu non sei il tuo Io. Tu sei molto di più dell’insieme di queste cose. Hai bisogno del tuo Io solo per sopravvivere nel mondo tridimensionale […] Devi trascendere il tuo Io e trovare il tuo vero sè. Il vero sè è la parte permanente e più profonda di te. Essa è saggia, amorosa, sicura e gioiosa.”
– Brian Weiss