“Si può venire in contatto giornaliero con alcune persone eppure non provare simpatia per loro. Dovete adattarvi a tali persone ed imparare ad amarle. Ma ci sono altri per i quali provate istantaneamente simpatia fin dal primo incontro; è come se li aveste sempre conosciuti. Ciò indica che erano vostri amici di precedenti incarnazioni. Non trascurateli, ma rafforzate tale amicizia… Frequentemente tali vecchi amici vi si accostano attirati nell’orbita della vostra vita dall’amicizia nata in quell’oscuro, distante, passato.”
Paramahansa Yogananda
Come promesso, in questo articolo vi parlerò di come riconoscere gli amici di vite precedenti, quale tecnica adottare per riuscire a percepire se siate o meno di fronte ad un “vecchio” amico e come trasformare questa amicizia da “vera” in “divina” per poter fare un ulteriore piccolo passo verso la felicità interiore.
Per prima cosa impariamo ad adattarci alle persone con cui veniamo in contatto ogni giorno. A tutti noi capita di incontrare e conoscere nuove persone e per alcune di loro non proviamo una simpatia immediata: in questo caso dovremo imparare a conoscerle e ad amarle, ma per altri ci capiterà di provare istantaneamente simpatia fin dal primo incontro: è come se li avessimo sempre conosciuti! Questo è un fortissimo indizio che possano essere stati nostri amici di precedenti incarnazioni.
Non trascuriamo tale amicizie, ma rafforziamole. Paramahansaji sollecitava a essere sempre alla ricerca degli amici di passate incarnazioni per continuare tale rapporto e perfezionarlo al fine di alimentare la nostra crescita spirituale. Così si rivolgeva ai suoi allievi:
“Mantenetevi calmi quando incontrate gli altri: l’irrequietezza mentale e la distrazione possono impedirvi di riconoscere gli amici di vite passate. Frequentemente tali vecchi amici vi si accostano attirati nell’orbita della vostra vita dall’amicizia nata in quell’oscuro distante passato. Essi costituiscono la vostra brillante collezione di stelle-anime. Accrescetela costantemente e cercate in questa brillante galassia di scorgere l’unico Grande Amico, che vi sorride radiosamente e completamente. E’ Dio, che viene a voi in guisa di un vero e nobile amico, che vi serve, v’ispira e vi aiuta”.
Esiste una tecnica che possiamo utilizzare, purché anche l’altra persona voglia sperimentarla, per scoprire se si è stati amici in vite precedenti. Sedete uno di fronte all’altro. Respirate profondamente e calmate i vostri pensieri, l’ideale sarebbe fare questo tentativo dopo aver meditato o aver fatto degli esercizi di respirazione. Svuotate le vostre menti e cercate di non farvi distrarre da ciò che vi circonda. Concentrate la vostra attenzione sul “terzo occhio” (parlerò prossimamente di questo importante centro spirituale del nostro corpo), fissando lo sguardo al centro della fronte della persona che vi sta di fronte, rilassando gli occhi cercando di non sbattere le palpebre. Poco alla volta vedrete trasformare il suo volto e, lui o lei, il vostro. Queste potranno essere le fattezze di colui o colei con cui siete entrati in contatto in una vostra vita passata. Può anche accadere di avere dei flashback di situazioni che avete vissuto insieme e non è raro che questi flashback possano essere reciproci. Se avrete successo, approfondite questa tecnica e affiancatela ad altre come l’ipnosi regressiva (anche questo uno degli argomenti di un mio prossimo articolo).
Ognuno di noi ha la sua personale concezione della bellezza fisica e mentale. Ciò che sembra deforme ad uno può apparire bello ad un altro. Guardando una folla, ci piaceranno subito alcune facce, altre no. Il primo indizio a cui dobbiamo dare ascolto per sospettare di essere davanti ad un amico di una passata incarnazione è l’immediata attrazione della nostra mente per le sue caratteristiche intime ed esteriori.
Altro punto fondamentale è di non lasciarsi ingannare dalla bellezza fisica. Domandiamoci se l’espressione di un volto, il modo di camminare, qualsiasi cosa circa un particolare individuo ci ricorda qualcosa oppure no. Qualche volta mangiare troppo e difettare di esercizio fisico può cambiare la fisionomia di un amico di passate incarnazioni al punto da farlo sfuggire alla nostra ricerca. Ma un corpo fuori forma può accogliere l’anima di un reale amico. Quante volte ci sarà capitato di dire: ma come fa quello, o quella, a stare con una, o uno, così? Una bella donna può innamorarsi di un uomo modesto o, un bell’uomo di una donna fisicamente scialba; se è un sentimento vero quello che li lega, la spiegazione è semplice: la motivazione è dovuta ad una conoscenza dei due in una vita precedente.
Perciò non affidiamoci solo ai nostri occhi soffermandoci sulle sole caratteristiche fisiche di una persona per ritenere che possa essere stata un vecchio amico, e accertiamoci se ci è congeniale mentalmente e spiritualmente. Proteggiamoci dai pericoli del pregiudizio. Scaviamo profondamente nella mente di quella persona per scoprire se i gusti e le inclinazioni vanno essenzialmente d’accordo. Cerchiamo i nostri amici delle passate vite allo scopo di continuare tale amicizia in questa vita e perfezionarla in divina amicizia. Non sempre una sola vita è sufficiente per raggiungere la perfezione dell’incondizionato divino amore tra amici.
Una disposizione malevola e l’egoismo allontanano tutti gli amici delle passate incarnazioni, dal momento che l’amicizia lo trascina verso di noi. Perciò dobbiamo sempre essere pronti ad andargli incontro a metà strada. Non importa se uno o due amici si dimostreranno falsi e ci abbandoneranno: dagli altri, che ci sono veri amici, prenderemo maggiori benedizioni.
La vera amicizia è attrazione spirituale che unisce le nostre anime nel vincolo dell’amore divino, inteso come più alta forma di rapporto spirituale. Questo si può manifestare tra due o più persone.
Il Maestro Yogananda così spiegava la natura della divina amicizia:
“Lo Spirito era uno. Con la legge della dualità diventa duplice: positivo e negativo. Quindi, con la legge dell’infinità applicata a quella della relatività, esso diventa molteplice. Adesso l’Uno nel molteplice sta cercando di riunire il molteplice e farlo ritornare Uno. Questo sforzo dello Spirito per riunificare le numerose anime nell’Uno si attua attraverso le nostre emozioni, la nostra intelligenza, le nostre intuizioni, e trova la sua più grand’espressione nell’amicizia. Quando la divina amicizia regnerà suprema nel tempio del vostro cuore, la vostra anima si unirà alla vasta Anima Cosmica, lasciandosi dietro i limitati vincoli che la separano da tutte le cose animate e inanimate create da Dio”.
Solo il mutuo sforzo per edificare l’accordo tra saggezza, intuitività e spiritualità può legare due anime con le leggi dell’eterno, divino amore universale. Quando esiste vera amicizia tra due anime ed esse si sforzano di trovare l’amore spirituale e l’amore di Dio insieme, allora la loro amicizia produce la fiamma dello Spirito. Attraverso la loro perfetta divina amicizia, cercando mutuamente la perfezione spirituale, esse trovano il Grande Amico.
Nel mio prossimo articolo vi parlerò dei sogni e del loro significato.
Namastè
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Bell’articolo, l’esercizio di coppia lo conoscevo già e spesso lo pratico (lo insegna la mia amica Ida Di Donato nei suoi Seminari della Scuola della Tradizione Egizia Atlantidea). Per quanto riguarda l’ipnosi, intanto le vite non sono precedenti ma sincroniche, quando si parla di anime evolute, poi va praticata solo da un professionista laureato in medicina o in psichiatria, altrimenti è illegale. Namasté.
Tiziana buonasera innanzitutto leggo che scrivi dell’esercio di coppia di che si tratta ora io ho scriito qua ma volendo mi trovi su facebook io mi chiamo Chiara gnech mi scrivi in proposito grazie mille