La risposta é sempre un abbraccio
Nell’universo non esiste l’isolamento; siamo tutti interconnessi e la nostra vera natura é l’Unità. L’essere umano ha imparato ad avere paura dell’altro dal quale si sente giudicato e pressato.
Per questo motivo chiude il cuore alla relazione e si sente isolato.
Una persona può essere sola ma non sentirsi isolata poiché la solitudine che non é isolamento é l’essere soli con Dio che é come dire essere soli con il tutto. Questo tipo di solitudine permette di connettersi all’infinito amore per ricordarsi di essere una cosa sola con quello.
Non può fare paura.
Si sente isolamento quando ci si identifica con la propria storia personale, con la propria personalità, quando cioè si é persa la connessione con la propria vera natura, con la consapevolezza di essere uno.
La nostra vera natura di pace, amore e libertà é sempre qui, ora, ma non viene percepita perché si sceglie di portare l’attenzione alla propria storia personale anziché lasciarsi abbracciare dall’amore infinito. È una scelta data dall’inconsapevolezza. Quindi il più bel regalo che possiamo farci è guardare in alto e contemporaneamente dentro di noi per lasciare che l’universo fuori e quello dentro ci facciano vedere che sono uno.
E in mezzo non c’é nulla: nessuna storia, nessun passato, nessun futuro, nessun problema. Ma questo inizialmente destabilizza e l’io non vuole essere destabilizzato, e noi ci fermiamo lì ad ascoltare la voce di quel subdolo padrone che ci fa credere di essere noi.
L’immagine che abbiamo di noi stessi è solo un’immagine, un pensiero…non esiste.
Cercando il valore nell’immagine di noi non riusciamo ad andare al creatore dell’immagine. Noi siamo i creatori delle immagini, non le immagini, noi siamo quell’amorevole presenza dalla quale tutto si crea. Per comprendere questo dobbiamo iniziare a lasciarci abbracciare da ogni istante della nostra vita e a nostra volta abbracciare ogni nostro adesso. Questo destabilizza perché siamo pieni di voglio e di non voglio che non mollano la loro pretesa e chiudono la porta all’abbraccio del tutto.
La nostra visione limitata che ci ancora alla nostra storia personale ci impedisce la libertà.
Quanto siamo attaccati alla nostra identità?
Non potremmo mai nemmeno concepire di vivere senza di essa, anzi cerchiamo attorno a noi, dagli altri, conferma del valore della nostra personalità allontanandoci così sempre più da ciò che abbiamo sempre cercato: la felicità.
La questione quindi é molto semplice e si risolve in un abbraccio. Abbraccia con tenerezza tutto e tutti e lasciati abbracciare da ogni istante della tua vita sia che ti piaccia o meno.
Il guerriero di luce é colui che non teme di abbracciare teneramente anche ciò che non gli piace come il dolore, la sconfitta, la morte. Ha capito che questo é il modo di trasformare tutto in vittoria. Una vittoria che offre una lauta ricompensa: la libertà dalla sofferenza.
Offriamo in quel tenero abbraccio in sacrificio l’immagine che abbiamo di noi, la nostra personalità, il nostro io, la nostra storia, il nostro passato, il nostro futuro, i nostri voglio e non voglio; ciò che siamo veramente si manifesterà senza sforzo alcuno.
La nostra inimmaginabile e meravigliosa felicità, quindi, inizia da una domanda che dobbiamo porci sinceramente:
“Sono disposto ad abbracciare e lasciarmi abbracciare da ogni istante della mia vita sia che mi piaccia o meno?”
La risposta ci mostrerà quanto siamo più o meno distanti da ciò che da sempre stiamo cercando.
Di seguito le pubblicazioni editoriali dell’autrice di questo articolo, Carlotta Brucco:
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